Cos’è il trapianto capelli?
Il trapianto di capelli è uno degli interventi di chirurgia estetica più eseguiti.
Messo a punto negli U.S.A. quarant’anni fa, si é diffuso in tutto il mondo dimostrando di essere una procedura semplice, affidabile e senza problemi.
Negli ultimi dieci anni il trapianto capelli é stato ulteriormente perfezionato consentendo una ricrescita di capelli del tutto naturale.
E’ basato sulla constatazione che, anche nei soggetti destinati geneticamente alla calvizie, esiste una zona (quella posteriore e laterale del capo) di capelli permanenti: se questi ultimi vengono spostati nelle zone rade o calve continuano a crescere a tempo indefinito.
Cosa NON è un autotrapianto di capelli?
– un innesto o impianto di capelli sintetici;
– un innesto o impianto di capelli umani devitalizzati;
– una rotazione di lembi;
– un lifting del cuoio capelluto;
– una protesi tricologica;
– una parrucca.
Chi esegue il trapianto capelli?
Il trapianto di capelli è un atto medico e quindi deve essere eseguito da un medico-chirurgo assistito da un’équipe.
I trapianti di capelli che si eseguono in Italia sono uguali a quelli che si svolgono in Francia, negli Stati Uniti o in Brasile. La differenza fra un chirurgo e l’altro è data dall’esperienza, il talento, l’affiatamento dell’équipe operatoria e il poter operare in una struttura medica specializzata.
A chi è consigliato il trapianto capelli?
A uomini e donne che lamentano un certo grado di diradamento del cuoio capelluto e che desiderano un maggior numero di capelli in modo graduale ma definitivo.
Se il paziente è sano non c’è alcun limite di età per il trapianto di capelli.
Statisticamente l’80% dei pazienti che si sottopongono al trapianto dei capelli ha un’età compresa tra i 25 e i 40 anni.
Quando è sconsigliato l’autotrapianto?
L’autotrapianto di capelli è consigliato quando il cuoio capelluto è affetto da alcune gravi malattie (ad esempio l’alopecia cicatriziale); quando non esistono capelli nell’area donatrice (alopecia totale o universale) o ce ne sono molto pochi; quando le condizioni di salute del paziente non sono compatibili con il tipo di intervento; se esistono difetti della coagulazione; in presenza di diabete; se il paziente è psicotico; quando si desidera un infoltimento immediato. In tal caso è opportuno optare per sistemi non chirurgici (protesi).
Esami clinici?
Di solito è sufficiente un esame del sangue: in determinati casi può essere utile un elettrocardiogramma.
Dolore?
No, l’intervento è eseguito in anestesia locale: esistono farmaci e tecniche per protrarre l’intervento anche per alcune ore senza che il paziente avverta alcun dolore. Il paziente durante l’intervento è perfettamente sveglio e solitamente guarda la tv o ascolta della musica.
Per i pazienti più emotivi, ad esempio quelli spaventati anche solo dall’idea di andare dal dentista o dal medico, è possibile ricorrere ad una sedazione.
Quante sedute?
Dipende dall’ampiezza dell’area da infoltire, dall’entità della seduta (standard, “estesa” o “mega-session”) e dalla densità che il paziente desidera ottenere: se l’équipe chirurgica è ben organizzata una o due sedute per il trapianto capelli possono bastare.
Cicatrici?
Nelle zone infoltite con il micro-autotrapianto non ci sono cicatrici.
Nell’area da cui vengono prelevati i capelli i segni sono praticamente invisibili grazie alle tecniche di sutura normalmente utilizzate in chirurgia estetica. I capelli presenti, poi, nascondono da subito l’operato del chirurgo.
Effetti collaterali?
I primi trapianti di capelli (autotrapianti) sono stati eseguiti nel 1953 e, a tutt’oggi, non esistono notizie di effetti indesiderati dopo il trapianto.
Rigetto?
Assolutamente impossibile perché il sistema immunitario “riconosce” i bulbi capilliferi trapiantati come parti dello stesso organismo.